Con gli anni la messaggistica istantanea è divenuta protagonista della vita di ognuno di noi e due delle applicazioni più utilizzate al riguardo sono WhatsApp e Telegram.
In questo articolo confronteremo questi due mondi mettendo in luce analogie e differenze, obiettivi e funzioni chiave.
In entrambe le app è molto semplice intraprendere nuove conversazioni con la possibilità di creare gruppi, liste broadcast o canali. Anche a livello di interfaccia ravvisiamo molte somiglianze tra le due: la schermata iniziale di entrambe è costituita infatti da un elenco di conversazioni e quando si accede alla singola chat, anche le opzioni disponibili sono molto simili (chiamata, videochiamata, invio di qualsiasi tipo di contenuto) sebbene distribuite in modo diverso.
Anche in termini di sicurezza entrambe lavorano sulla tutela della privacy dei propri utenti criptandone i dati (chat crittografate end-to-end).
Sia Telegram che WhatsApp dispongono in aggiunta di un lato Business. Sebbene Telegram, che è utilizzabile da qualsiasi dispositivo e che è volto all’interazione con familiari, amici e clienti, risulta essere già quasi completa a 360 gradi, WhatsApp invece (nella sua versione classica) è ancora abbastanza limitata. Per i contatti con i clienti è consigliato l’uso di WhatsApp Business, tuttavia anche Whatsapp Business si presenta più limitata rispetto a Telegram perché ad esempio consente l’invio di messaggi “uno a molti” solo con liste broadcast che comunque possono contenere solo un massimo di 256 persone al contrario dei 100.000 dei canali Telegram.
Nell’ ambito delle comunicazioni di marketing WhatsApp vieta ogni invio di promozioni, invece Telegram, finché non ritiene che si stiano danneggiando le regole della piattaforma o finché la comunità non segnala i tuoi contenuti come spam o truffa, ti permette di continuare a pubblicare quanti messaggi vuoi per fare promozioni con un intervallo di soli 5 secondi.
Altro aspetto da sottolineare è che Telegram non ha confini in termini di sviluppo futuro, al contrario di WhatsApp che invece è una stella della super costellazione Facebook e perciò risulta difficile pensare che potrà svilupparsi e crescere perché non può sovrapporvisi.
Gli strumenti che Telegram mette a disposizione sono:
- canali
- gruppi
- bot
- hashtag
Canali e BOT di Telegram:
Cosa sono? Qual è la differenza tra i due?
La differenza sostanziale è che i canali funzionano esclusivamente all’interno della piattaforma, i bot al contrario, utilizzano la piattaforma solamente come interfaccia.
I canali
Ce ne sono per tutti i gusti, dalle notizie, alle curiosità, passando per cinema, serie tv e dirette sport e danno a Telegram un valore aggiunto perché lo rendono un universo di infinite funzionalità e contenuti, vere e proprie community online.
È un esempio di comunicazione di tipo “uno a molti”: gli utenti possono iscriversi ad un canale per guardare i contenuti, un canale può avere illimitati membri, ci possono essere più amministratori.
I Bot
I bot utilizzano l’applicazione come interfaccia, vengono sviluppati o in un programma esterno alla piattaforma o per mano di professionisti utilizzando piattaforme apposite. Possono essere utilizzati per fornitura di assistenza automatica tramite chat bot, per giochi coinvolgenti, per sistemi di interazione e per film in streaming (anche se a volte al limite della legalità, perciò attenzione!).
Canali e Bot possono essere collegati tra di loro e andare a creare un contenuto che si auto-genera. Un esempio è il canale del giornale La Repubblica: qualsiasi cosa succeda nei server dove c’è il giornale, vengono estrapolate una serie di informazioni e ripubblicate nel canale Telegram. Questo passaggio viene effettuato automaticamente da un bot sviluppato.
API – Telegram vs Whatsapp Business
Telegram è un’applicazione con un’API completamente aperta a clienti ufficiali e non ufficiali su qualsiasi piattaforma. Possiamo utilizzare il servizio Telegram su iPhone, iPad e Android, anche dal desktop (grazie alle sue applicazioni per Windows e MacOS) o addirittura, usando il client web, da qualsiasi dispositivo completamente funzionante senza dipendere dal telefono.
Per ultimo diciamo che Telegram non possiede nessun algoritmo responsabile di ciò che vediamo o non vediamo e pronto a mostrarci informazioni coerenti con i nostri gusti e la nostra personalità. Al contrario ciò che visualizziamo è risultato di proprie scelte, questo contribuisce a rendere Telegram uno dei social media più liberi.
Possiamo concludere affermando che WhatsApp è un’applicazione più limitata, o meglio, incentrata principalmente sull’interazione utente-utente. Telegram invece è uno strumento estremamente versatile che permette di creare non solo chat personali, ma canali e gruppi avanzati con tipo di comunicazione “uno a molti”. Quale sia o meno il social migliore dipende dalle proprie richieste e necessità.